
È l’ultima newsletter del 2021 ma questa volta non facciamo un bilancio. I nostri dieci anni di attività ci hanno portato a fare un resoconto molto più ampio e puntuale del nostro operato e dei nostri risultati e ora è tutto nero su bianco in una pubblicazione già disponibile che presto sarà scaricabile anche dal nostro sito.
Ma per la nostra Fondazione non è fisiologicamente possibile dormire sugli allori. Contribuire a far ripartire la vita lavorativa e sociale delle persone rimane una sfida per copione: lo scenario cambia continuamente, giorno dopo giorno, persona per persona.
Oggi la crisi economica causata dalla pandemia e il progressivo sblocco dei licenziamenti stanno catalizzando la nostra attenzione proprio sui bisogni di una fascia sempre più ampia di persone che hanno perso il lavoro e vivono con il sussidio di disoccupazione o che sono costrette a vivere con un reddito inadeguato. Il nostro sostegno economico in forma di microcredito si propone di aiutarle a non scivolare nella povertà ma il nostro obiettivo finale è che la loro vita torni definitivamente in una giusta carreggiata, con nuova energia e nuova consapevolezza. Le difficoltà molte volte non sono solo materiali: le diverse situazioni di precarietà spesso sono accompagnate da sentimenti di malessere, disagio, inadeguatezza, sfiducia.
Per questo crediamo che sia fondamentale puntare ancora di più sulla personalizzazione dei percorsi, un approccio che avevamo già sperimentato con buoni risultati con il progetto “Sostengo e Accompagno” e con il programma “Energia in rete”, frutto di uno sforzo corale tra molti protagonisti del nostro territorio. Per questo abbiamo deciso di iniziare il nuovo anno con una nuova iniziativa, che abbiamo chiamato in modo provvisorio Kairos. Vogliamo sperimentare e modellizzare un percorso di accompagnamento alle politiche attive per il lavoro che riesca a motivare le persone rendendole di nuovo protagoniste della loro vita, pronte a riattivarsi nel tessuto sociale anche cambiando la loro identità professionale.
Nei prossimi mesi inizieremo a proporre questo affiancamento ad alcuni dei beneficiari del Credito solidale 2.0 e di Partita AttIVA e una figura professionale di counselor e un “case manager” del nostro team si occuperanno della definizione e della messa in atto del percorso individuale dell’assistito.
È un progetto in cui crediamo molto ma, come potete intuire, richiede ancora una volta uno sforzo condiviso con i nostri partner nel territorio: chi si candida per questo tipo di affiancamento potrà scegliere tra i servizi e le risorse offerte dalla rete dei partner e il suo percorso sarà l’esito di contributi e supervisioni eterogenei.
Abbiamo deciso di adottare anche le tecniche innovative del Community Design per riuscire a dare vita a una vera community virtuosa in grado di intercettare sempre più i bisogni e capace di offrire sempre più risposte.
Alcuni partner hanno già deciso di condividere con noi questa esperienza ma è evidente: più saranno eterogenee le competenze e le risorse, più opportunità riusciremo a offrire ai cittadini. E, nel panorama ricco ma purtroppo spesso frammentato di opportunità, ciascuno di loro riuscirà a trovare la formula più appropriata per la sua ripartenza.
Buon Natale e buon inizio d’anno!