
Il 10 ottobre la nostra Fondazione ha compiuto 10 anni di operatività. Stiamo preparando una piccola pubblicazione in formato cartaceo e digitale per raccontare brevemente le ragioni della sua nascita, l’evoluzione dei suoi servizi, i progetti, i risultati. Ma questo documento non è solo un bilancio delle nostre attività, vuole essere un tentativo di descrivere e comunicare lo spirito della Fondazione, dando voce e volto ad alcuni dei principali artefici e protagonisti di una avventura davvero speciale. Un’avventura che negli anni è riuscita a coinvolgere tanti nuovi compagni di viaggio.
Gli anni sono passati, gli scenari sono cambiati velocemente ma la meta è sempre rimasta invariata e vissuta con passione da tutti: intervenire su quelle “zone grigie” che rischiano di causare nuovi fenomeni di esclusione sociale”. È questa la missione indicata nello statuto della Fondazione e noi l’abbiamo sintetizzata con una sola parola che è diventato il nostro motto: “la ripartenza” dei cittadini milanesi.
Contribuire alla preparazione di questo documento mi ha fatto fare un tuffo nei ricordi e, lo ammetto, mi ha suscitato emozioni e sorrisi. Mi sono venute alla mente tante riunioni, tanti confronti, tante sollecitazioni e problemi che alla fine hanno sempre portato a una scelta condivisa: tante idee e prospettive diverse e tanta determinazione riuscivano a trovare una sintesi in una proposta comune.
Quella proposta comune però non è mai stata la fine di un percorso ma il punto di partenza di un’altra fase di lavoro. Quell’idea condivisa doveva essere messa a terra e servivano altri momenti di discussione, che prevedevano nuovi confronti e richiedevano la messa a punto di nuove formule, a volte non semplici perché tutte da inventare. Ma la nostra squadra ce l’ha sempre fatta, è sempre arrivata a raggiungere l’obiettivo.
E allora vengo al dunque. La forza della Fondazione è il valore della sua governance e il pluralismo dei soci è sempre stato il volano per mettere a punto strumenti di un nuovo welfare, non assistenziale ma responsabile e proattivo. E l’asso nella manica della nostra Fondazione è sempre stata la rete dei suoi mentor e dei suoi volontari. Mettono tutti i giorni a disposizione con generosità le loro competenze e il loro tempo e il loro contributo è diventato un asset insostituibile per il nostro operato, sono diventati punti di riferimento e promotori della Fondazione stessa.
Ora ci aspettano nuove sfide perché il mondo del lavoro e il welfare richiedono nuove visioni e la creazione di nuovi strumenti e la città Metropolitana di Milano ha sempre fatto da apripista sul fronte dell’innovazione, dunque, il lavoro non ci manca. Sono certo che insieme troveremo risposte concrete alle nuove esigenze dei cittadini e delle loro famiglie.
Dimenticavo, ma lo sapete già: grazie a tutti voi che avete reso possibile e continuate a rendere possibile questa avventura!
Milano, 20/10/21
Il Direttore Generale, Romano Guerinoni