
Ho iniziato a lavorare in Fondazione Welfare il primo maggio del 2015, quando Romano Guerinoni mi ha proposto di entrare a far parte della sua squadra per portare e condividere le mie conoscenze/esperienze in tema di management e microfinanza. Con molto entusiasmo e senza alcuna esitazione, è iniziata così la mia esperienza con la Fondazione Welfare, un ente davvero speciale, da tanti punti di vista. Ha soci prestigiosi e autorevoli, ha obiettivi ambiziosi e importanti anche se operativamente è una piccola famiglia allargata – con tanti competentissimi volontari – che condivide una missione e che con grande passione si ingegna e si impegna per raggiungere risultati concreti e misurabili.
Il mio entusiasmo è rimasto inalterato negli anni ma ora ha assunto nuovi colori perché il punto di riferimento certo e da sempre della Fondazione, Romano Guerinoni, ha passato il testimone e ha lasciato proprio nelle mie mani la guida operativa di questo ente.
Il mio nuovo incarico è diventato effettivo dal primo maggio – strane coincidenze del destino – anche se il passaggio ufficiale di consegne si è verificato lo scorso 28 aprile in occasione dell’incontro “Per un welfare ambrosiano generativo: reti sociali e territorio per attivare risorse e valorizzare competenze”, uno degli eventi organizzati dal Comune in occasione del Forum “Milano città giusta” (*).
In questo incontro si sono celebrati i dieci anni di attività della Fondazione ma ci si è confrontati soprattutto sulle nuove esigenze dei cittadini milanesi e, con prospettive e visioni diverse, è emersa una forte e rinnovata determinazione condivisa. L’obiettivo? Intercettare e combattere in modo strutturato e capillare le numerose nuove forme di povertà. E, come ha dichiarato l’assessore Bertolè, solo facendo rete e mettendo a sistema i modelli virtuosi si può riuscire a rendere Milano una città giusta, una città che offre opportunità a tutti, e a tutti i livelli. La nostra Fondazione è stata citata da Bertolè proprio come un modello virtuoso.
Questo appuntamento e il Forum in generale hanno messo in moto una nuova energia. Siamo chiamati a dare il nostro contributo al Patto per il Lavoro firmato lo scorso 29 aprile dal sindaco Giuseppe Sala e stiamo già confrontandoci con i nostri partner per attuare nuovi percorsi di “Welfare su Misura” che adatteremo in modo mirato alle esigenze delle persone e delle famiglie milanesi. L’obiettivo della nostra Fondazione, rimarrà la persona e il suo benessere nella vita lavorativa, economica, sociale. È sempre stato questo il valore speciale della Fondazione, un valore che continua a darmi emozioni e una grande motivazione, gli stessi sentimenti che ho provato 7 anni fa quando per la prima volta mi sono seduta alla mia scrivania in villa Scheibler.
Heidi Ceffa
(*) L’incontro è stato aperto da Romano Guerinoni e moderato da Stefano Arduini, direttore del magazine Vita. Alla tavola rotonda hanno partecipato: Raffaele Bruni, Coordinatore del Comitato Scientifico Fondazione Welfare; Lamberto Bertolè, Assessore Welfare e Salute del Comune di Milano; Maurizio Del Conte, Presidente Afol Metropolitana; Ivana Brunato, Consigliera di Fondazione Welfare su nomina CGIL – CISL – UIL; Massimo Ferlini, Presidente Consiglio di Gestione Fondazione Welfare, Luciano Gualzetti, Direttore Caritas Ambrosiana; Beatrice Zanolini, Consigliere della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi e Direttore FIMAA Milano Lodi Monza e Brianza.