
Lo scorso 27 ottobre abbiamo organizzato un webinar con i nostri soci e con i nostri partner di riferimento, volevamo confrontarci per capire se avremmo potuto trovare nuove risposte o risposte più efficaci a domande ben note. Domande però che oggi hanno un peso molto diverso: la famosa area grigia di persone in difficoltà che rischiano di scivolare nella povertà, infatti, è cresciuta in modo esponenziale e vede tanti nuovi protagonisti fino a ieri erano inimmaginabili.
Dunque, ci siamo chiesti per l’ennesima volta: cosa potremmo proporre di più o meglio per aiutare queste persone a reinserirsi nella vita lavorativa e sociale? Come intercettare tempestivamente e in modo più capillare le situazioni critiche? Come coinvolgere le persone riattivando la loro motivazione e la loro energia e soprattutto come garantire l’affiancamento necessario a un vero riscatto definitivo?
Nel corso del webinar sono emerse alcune criticità che ostacolano percorsi virtuosi, semplificati ed efficaci per il reinserimento delle persone nel mondo del lavoro, primo tra tutto un quadro spesso impreciso e disallineato delle opportunità e delle figure professionali necessarie, ma le due parole chiave ricorrenti per accelerare questo processo sono risultate, per tutti, proprio affiancamento e personalizzazione.
Per questo, la nostra strategia, nel suo piccolo, è stata considerata corretta – non perché lo hanno affermato i relatori, nostri consueti compagni di viaggio – ma perché, come ha sottolineato Cristina Tajani, lo confermano i risultati, in particolare quelli relativi all’autoimprenditorialità. Nella vastità di imprese che continuano a nascere i dati relativi alla mortalità sono molto alti ma questa percentuale risulta davvero molto bassa nel caso delle aziende nate e cresciute con l’affiancamento della Fondazione e dei suoi mentor.
Il contributo che la Fondazione ha sempre dato e vuole continuare a dare è proprio questo. Oltre al sostegno economico necessario a superare il periodo di difficoltà, la Fondazione ha sempre scelto di ascoltare e comprendere da vicino le esigenze, le preoccupazioni e le aspirazioni di ogni singola persona per poi riuscire ad affiancarla in modo personalizzato in un percorso altrettanto personalizzato di ripartenza. Questo rimane il punto fermo di ogni nostra iniziativa.
Dunque, il nostro approccio oggi risulta particolarmente attuale, anche se evidentemente non basta per dare risposte esaurienti a tutte le domande iniziali, che invece richiedono un nuovo grande nuovo sforzo condiviso. Servirà monitorare meglio insieme il territorio per intercettare le esigenze, condividere insieme le possibili aree di azione, integrare servizi e competenze e, ancora una volta, ideare modelli operativi e soluzioni innovativi per intervenire in modo efficace e tempestivo. Un obiettivo ambizioso, ma che tutti noi vogliamo raggiungere. In fondo questo webinar è stato solo la premessa di un nuovo capitolo di una storia che tutti noi intendiamo scrivere insieme. Vi aggiorneremo.
NB. L’incontro è stato organizzato con Ritmi, Rete Italiana Microfinanza e ha visto la partecipazione di Massimo Ferlini, Presidente Consiglio di Gestione di FWA; Cristina Tajani, Consigliera Esperta del Ministero del Lavoro; Tommaso Di Rino, Direttore Generale Afol; Stefano Radaelli, Direttore Mestieri Lombardia; Sergio Girgenti, vice Presidente FWA (designato CGIL, CISL, UIL); Heidi Ceffa, vice Presidente RITMI e Responsabile Area Microfinanza FWA.