
Molti di voi l’avranno già letto, il 28 aprile prossimo, nella sede della Camera di Commercio di Milano, ci sarà un incontro dal titolo apparentemente complesso ma in realtà inequivocabile “Per un welfare ambrosiano generativo: reti sociali e territori per attivare risorse e valorizzare competenze.”
Sarà un’occasione per confrontarci con tanti nostri partner e per individuare insieme nuove strategie e nuovi strumenti in grado di riattivare l’energia positiva della nostra Milano e dei suoi cittadini. Dovremo unire ancora di più le forze, progettare percorsi innovativi, renderli velocemente operativi ed efficaci. L’obiettivo non è nuovo, ma lo scenario sì.
Il confronto partirà proprio da alcune riflessioni legate ai dieci anni di attività della nostra Fondazione. In questo arco di tempo, proprio grazie alla collaborazione con tutti i partner, progetto dopo progetto e continuando a parlare con i cittadini, abbiamo affinato la nostra capacità di intercettare e comprendere meglio le esigenze e le fragilità delle persone e siamo riusciti a dare risposte sempre più precise e puntuali. È stato un processo che si è evoluto nel tempo proprio in funzione delle esperienze vissute, ma oggi è una lezione acquisita che mettiamo in pratica quotidianamente: se ogni persona, con le sue specificità, è al centro degli sforzi di una rete di partner complementari, i risultati arrivano e sono sempre importanti.
A questo proposito, permettetemi una divagazione. Dopo tanti, troppi mesi di telefonate, messaggi, email, videochiamate, il 14 aprile scorso ho voluto incontrare e ringraziare tutte le persone che hanno contribuito alla nascita, all’evoluzione e ai risultati della nostra Fondazione, una realtà che rimane ancora una mosca bianca nel panorama italiano. Per alcuni di loro lavorare con noi è stata un’esperienza temporanea, per altri è diventato un appuntamento regolare della loro vita, ma tutti sono sempre stati animati da alcune forze trainanti: la passione, la generosità e l’impegno. Se in tutti questi anni siamo riusciti a far ripartire la vita di tante persone e di tante famiglie il merito è sempre stato della nostra squadra. La motivazione e la determinazione di tutto il nostro grande team esteso si sono sempre tradotte in risultati concreti e tutti quelli che si sono rivolti a noi hanno sempre riconosciuto e apprezzato l’affiancamento competente e premuroso della nostra Fondazione.
E arrivo alla notizia che qualcuno di voi sa già. Da maggio lascerò la guida della Fondazione Welfare ma continuerò a dare il mio contributo all’interno del Consiglio di Amministrazione. In un periodo così complesso si dovranno scrivere tanti nuovi capitoli e io, nel mio piccolo, continuerò a portare le mie esperienze e le mie riflessioni perché la Fondazione diventi sempre più motore di un welfare realmente sostenibile, per la nostra città e per i nostri cittadini.
Anche questo passaggio, in fondo, è un’evoluzione prevedibile: la Fondazione è stata e continuerà a rimanere un punto fermo nella mia vita e nel mio cuore.
Romano Guerinoni